Problema dell'illuminazione

Soluzione di Roger Penrose del problema dell'illuminazione tramite l'uso di archi ellittici (in blu) e segmenti rettilinei (in verde), con 3 posizioni della singola sorgente luminosa (macchia rossa). Le croci porpora sono i fuochi degli archi più larghi. Le regioni illuminate e non illuminate sono rappresentate rispettivamente in giallo e grigio.

Il problema dell'illuminazione è un problema matematico risolto, proposto per la prima volta da Ernst Straus nei primi anni cinquanta e rimasto aperto per più di quarant'anni.[1]

Straus si chiese se una camera con muri riflettenti possa essere sempre illuminata da una singola sorgente luminosa, tenendo conto delle ripetute riflessioni della luce sulle pareti riflettenti. In modo alternativo, il problema può essere presentato come chiedere se esista un tavolo da biliardo (costruibile in qualsiasi forma richiesta) tale che da un suo punto sia impossibile imbucare una palla in una tasca posta in un altro punto (il problema suppone una palla puntiforme che continui a muoversi all'infinito senza essere fermata dall'attrito).

  1. ^ Weisstein, Eric W. "Illumination Problem". Wolfram Research. Retrieved 19 December 2010.

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